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IL 20 GIUGNO “SIDERA MICANT” DI DESIDERIA BURGIO

Nel 2014, l’artista palermitana Desideria Burgio (qui fotografata da Marina Martines) ha tenuto una residenza a Villa Piccolo (Capo d’Orlando), vivendo a contatto con la casa in cui vissero i fratelli Piccolo e con il grande giardino che la circonda. Da questa residenza esperienziale nasce la mostra “Sidera Micant”, che presenta alcuni lavori site-specific, pensati durante il periodo di studio e lavoro a Villa Piccolo di Calanovella.
La mostra sarà inaugurata sabato 20 giugno, alle 18,30, nel giardino di Villa Piccolo, alla presenza dell’artista.

Si apre ufficialmente con questa iniziativa il ciclo “Le porte del sacro 2015”, inserito nell’ambito della rassegna “Ingressi di paesaggi”, promossa dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella. Una data evocativa del cosmo, delle stelle (come il titolo della mostra) e del Sole, pensata volutamente a poche ore dalla Festa del Solstizio d’Estate. Ingresso libero.

SIDERA MICANT (le stelle brillano), titolo della mostra e della residenza, è una dedica ai fratelli Piccolo e all’aurea evocativa che l’artista ha percepito e che ha ispirato il suo lavoro. L’artista, influenzata dal luogo e dalle figure di Casimiro, Agata Giovanna e Lucio, rende omaggio ai luoghi-simbolo della villa.

Tre le linee d’intervento di Desideria Burgio:

Il primo lavoro è un’ installazione composta da una lastra di marmo, recuperata all’interno della villa con inciso il motto dei Piccolo ‘’Q SPERAT IN DOMNO SUBLIMABITUR’’.

Il secondo lavoro è ispirato al rapporto intimo dei fratelli con il mondo animale. Nell’archivio della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella sono presenti le fotografie dei cani tanto amati dai proprietari, cari e importanti al punto che venne dedicato loro un cimitero. Saranno poste nelle tombe le immagini scattate da Casimiro che ritraggono gli animali della Villa.

Nel terzo lavoro l’artista ha voluto cristallizzare dentro una teca alcune specie di fiori, raccolti nella Villa, “bloccandoli” attraverso un particolare processo, allo scopo di fermare il tempo, unendo passato, presente e futuro.