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UN VOLUME SULLA POETESSA RUSSA ANNA ACHMATOVA

“Anna Achmatova raccontata da Zoja Tomasevskaia” è il titolo del volume di Romilda Nicotra, appena pubblicato dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella e dedicato alla figura di questa grande poetessa russa. Il volume, inserito nella Collana I Quaderni dell’Almagesto, è curato da Aurelio Pes ed edito in collaborazione con il Consolato Russo a Palermo.

La presentazione è in programma venerdì 6 febbraio alle ore 18 all’Auditorium Rai di viale Strasburgo, a Palermo.

Interverranno, fra gli altri, il presidente della Fondazione Famiglia Piccolo, Giuseppe Benedetto; il console di Russia, Vladimir Korotkov; Gigliola Magistrelli, direttrice di Artetika; e i docenti universitari Nicola De Domenico e Anna Sica. Sarà presente l’Autrice. Coordina Aurelio Pes, consigliere della Fondazione. L’ingresso è libero.

Anna Achmatova fu nemica personale di Stalin, che ne decretò la morte civile, privandola della casa, dei sussidi, del diritto di pubblicazione e incarcerando a vita l’unico suo figlio. Fu sottratta all’emarginazione e al silenzio dal premio Taormina-arte, conferitole in Sicilia nel 1964 da Angelo Maria Ripellino, sommo slavista licatese. Mesi dopo l’università di Oxford le conferì, a sua volta, la laurea honoris causa per il vertiginoso livello letterario dei suoi versi.

L’idea di dar vita a questa pubblicazione è un’occasione preziosa per sottolineare quella profonda amicizia e quel percorso di intenso scambio culturale, che intercorre da sempre fra la Sicilia e la Russia. Si tratta oggi, non soltanto di ricordare, ma anche e soprattutto di restituire alla Sicilia quel filo rosso, forse per troppo tempo dimenticato e trascurato, con la poesia internazionale.

“Pubblicare questo libro – spiega il presidente della Fondazione Famiglia Piccolo, Giuseppe Benedetto – è, per noi, anche motivo di riflessione sulla poesia di Anna Achmatova, alla quale nel lontano 1964, fu conferito il celebre  Premio letterario internazionale “Etna – Taormina”. Si trattava, allora, di un’intesa stagione letteraria, forse irripetibile, a cui contribuì anche Lucio Piccolo, che attraverso la propria Opera, consegnò alla poesia italiana ed europea una lirica sapiente e mai ridondante, una magia senza tempo, pur in un’epoca di grandi trasformazioni sociali e culturali”.